Dopo un po’ di assenza da questo blog, torno a parlare di giochi di
ruolo, e lo faccio con uno dei miei preferiti in assoluto: il Richiamo di
Cthulhu! Presente in Italia sin dal 1990, il Richiamo di Cthulhu ha goduto di
diverse edizioni nel nostro paese, la migliore delle quali è sicuramente la
traduzione della 5° edizione americana, uscita da noi nel 1996 ad opera della
Stratelibri. La Grifo Edizioni, nel 2004, tradusse e pubblicò la 6° edizione, che
però, a causa dei numerosi e gravi errori di stampa, non incontrò il successo
sperato. La 5° edizione è pertanto considerata la migliore sul mercato, una
vera rarità da non perdere se mai doveste trovarla sullo scaffale di un negozio,
e pertanto ci occuperemo unicamente di questa.
Il Richiamo di Cthulhu fa uso del Basic, altrimenti noto come d100
system, un regolamento la cui immediatezza e semplicità non ha eguali. In sole
40 pagine troverete le regole complete per creare il vostro investigatore e
quelle sul sistema di gioco. Il personaggio è definito da 7 caratteristiche
base, come la Forza, il Fascino o l’Intelligenza, e da alcune caratteristiche secondarie,
derivate dalle prime, come il Tiro Idea, utile per vedere se il personaggio ha
colto quel particolare indizio, oppure il Tiro Conoscenza, per scoprire se il
vostro personaggio conosce o meno quel determinato argomento. Con queste facili
e geniali meccaniche di gioco, si arriva a separare in maniera netta le
conoscenze del giocatore da quelle del personaggio, permettendovi di
interpretare ruoli diversissimi dal vostro vero io. Di fondamentale importanza,
nella creazione del personaggio, è la scelta della sua Professione. Accanto
alle professioni tipiche dei personaggi dei racconti di Lovecraft, come
l’antiquario, il giornalista o il professore, ce ne sono altre più inconsuete
ma comunque interessanti da giocare, come il militare, il vagabondo o il
sacerdote. La scelta della Professione determina quali abilità è più probabile
che il vostro personaggio possieda, quindi va ponderata adeguatamente. Alle
regole per la creazione del personaggio seguono le regole sul sistema di gioco,
ovvero il combattimento, l’uso le abilità e la risoluzione delle azioni. Le abilità
del personaggio sono espresse con un valore percentuale che identifica chiaramente
le chance di utilizzarle con successo. Nel caso all’azione del vostro
personaggio si opponga una forza esterna, come un’altra persona o una
condizione naturale, si usa la Tabella della Resistenza: incrociando il vostro
punteggio con quello che vi si oppone troverete rapidamente la vostra
percentuale di successo. Dato che si tratta di un gioco horror, grande
importanza viene data alle regole sulla Sanità Mentale poiché, oltre al rischio
di perdere la vita (quasi una certezza vista la mortalità del sistema e
dell’ambientazione), i personaggi rischiano anche di perdere il senno. La
follia è sempre in agguato per coloro che cercano di svelare i segreti dei Miti
di Cthulhu, non a caso i protagonisti dei racconti di Lovecraft finiscono
invariabilmente per cedere alla pazzia.
Il resto del manuale contiene diverso materiale utile
all’ambientazione, come la magia e gli incantesimi, informazioni sui libri
blasfemi dei Miti, trucchi su come condurre le partite del Richiamo di Cthulhu,
nonché un corposo bestiario. Questo è diviso in due grosse sezioni: nella prima
si trovano le creature dei Miti descritte direttamente da Lovecraft e dagli altri
scrittori che si sono cimentati con la sua ambientazione; nella seconda troviamo
creature soprannaturali tipiche dei film e dei racconti horror. Il Richiamo di
Cthulhu è un gioco molto versatile, e può essere usato tanto nella particolare
ambientazione che le è propria, quanto per raccontare storie horror generiche.
In questa edizione del gioco, inoltre, si trova una sezione dedicata ai Reami
del Sogno, il mondo fantasy onirico a tinte horror descritto da Lovecraft nei
suoi racconti: eventuali incursioni dei personaggi al suo interno possono
essere un interessante quanto pericoloso diversivo rispetto alle normali
avventure ambientate nel mondo reale.
A chiusura del volume troverete: una breve sezione
sulla medicina legale, molto utile per dare realismo alle vostre indagini;
delle tabelle che contengono cento anni di misteri, curiosità e disastri
causati o meno dall’uomo, alle quali il master può attingere per le proprie
avventure; elenchi di armi, mezzi di trasporto ed equipaggiamento per le tre
epoche di gioco previste dal manuale. Oltre ai ruggenti anni 20, il periodo
classico in cui si svolgono le storie raccontate da Lovecraft, è possibile
infatti ambientare avventure nel periodo vittoriano (1890) o nel presente (dal
1990 ad ora). Il Richiamo di Cthulhu è un gioco splendido e coinvolgente, con
un sistema di gioco snello e veloce, in grado di aiutare la narrazione e di
contribuire alla creazione di un’atmosfera horror. L’ambientazione dipinta dai
racconti di Lovecraft è perfettamente rispettata, così come la sua cupa visione
sull’impotenza della razza umana a fronte dell’orrore cosmico provocato da terrificanti
divinità. I personaggi sono costretti a muoversi in uno scenario dove la pazzia
e il terrore sono pronti a scatenarsi in un attimo, e la morte è il minore dei
mali. Negli anni sono usciti tantissimi supplementi per questo gioco, in
particolare avventure, quasi tutte di altissima qualità e ancora facilmente
reperibili. Grazie ad esse non resterete mai a corto di scenari per i vostri
personaggi, garantendo ulteriore longevità al più bello dei giochi di ruolo
horror. Credo sia il caso di ricordare al lettore, infine, che il Richiamo di
Cthulhu non è l’unico gioco di ruolo ad utilizzare i racconti di Lovecraft come
ambientazione, anche se di sicuro è il più famoso; degli altri ve ne parlerò in
futuro.