Sulla scia del successo della 3° edizione di D&D, videro la luce diversi
giochi di ruolo che utilizzavano il d20 system. La stessa Wizards ne pubblicò
diversi, in particolare Star Wars e il d20 Modern: del primo ve ne parlerò
un’altra volta, del secondo ce ne occupiamo subito. Come si intuisce dal
titolo, questo gioco è ambientato nei tempi moderni, nel nostro presente, e il
suo scopo è permettere di narrare storie ispirate (principalmente) ai film
d’azione di Hollywood. I protagonisti del d20 Modern sono pistoleri, spie,
agenti segreti, poliziotti, guardie del corpo e tutto quel genere di personaggi
tipico degli action movie. Il collaudatissimo d20 system stavolta è alle prese
con pistole, fucili, esplosioni e veloci fuoriserie, anche se alla fine non
resiste alla tentazione e riesce ad infilarci dentro un po’ di mostri e magia!
Il manuale è un volume di quasi 400 pagine a colori, e si apre con
l’immancabile creazione del personaggio. Invece di classi specifiche (come nel
fantasy), il d20 Modern offre ai giocatori delle classi abbastanza generiche,
come l’eroe forte, l’eroe agile o quello scaltro. Queste classi corrispondono
ai 6 punteggi delle caratteristiche utilizzate dal d20 system (forza, agilità,
intelligenza, etc.), e sono contraddistinte da un’elevata flessibilità. Non
solo ogni classe fornisce diverse capacità in linea con il tipo prescelto (sicché
due membri della stessa classe non saranno necessariamente uguali fra loro) ma
è anche possibile combinarle insieme con molta più libertà rispetto agli altri
giochi che utilizzano il d20 system. Se e quando i personaggi avranno i
requisiti adatti, inoltre, potranno accedere alle classi avanzate: queste
permettono di specializzarsi, all’interno della generica tipologia di eroe
scelto, in professioni specifiche come il Medico da campo oppure il Soldato. Una
peculiarità di questa versione del d20 system, subito ripresa in altri giochi, è
la presenza dei Punti Azione: essi vengono acquisiti man mano che i personaggi
salgono di livello, e possono essere impiegati in diverse maniere, come
aumentare il risultato di un tiro di dado particolarmente sfortunato, oppure per
attivare determinati poteri speciali della propria classe.
Dopo varie di liste di equipaggiamento moderno, arrivano le regole sul
combattimento, dove le armi da fuoco la fanno chiaramente da padrone. Troverete
le regole per le armi automatiche, le raffiche di colpi, la detonazione di
esplosivi e granate, l’inseguimento e il combattimento fra veicoli, e in genere
tutto quello che vi serve per mettere in scena uno scontro degno di un action
movie! Le regole dei danni e delle ferite cercano di tenere conto della
letalità delle armi da fuoco aumentando la mortalità del sistema (rispetto ad
un D&D, per esempio), ma senza arrivare agli eccessi di giochi più
realistici; del resto, nei film di Hollywood il protagonista non viene
abbattuto dal primo proiettile che vola, e così dovrebbe essere in un gioco che
si ispira a tali fonti. E poiché nei film non sempre gli avversari sono esseri
umani, ma anche mostri, alieni, mutanti o zombi, il d20 Modern dà conto di
tutto ciò con una nutrita selezione di varie creature, in massima parte prese
da D&D, oltre a fornire delle regole per crearne di nuove.
La parte conclusiva del manuale si occupa dell’ambientazione di gioco,
con suggerimenti su come crearla e come gestirla. Vengono presentati 3 scenari
a titolo di esempio, con lo scopo di esplorare le possibilità del gioco. In
“Shadow Chasers” i personaggi daranno la caccia a malvagie creature che si
annidano negli angoli oscuri delle città; in “Agent of Psi” invece avranno il
ruolo di investigatori governativi dell’occulto, mentre “Urban Arcana” fonde
l’ambientazione urbana con D&D e la magia. Chiude il manuale una nutrita
selezione di incantesimi e poteri psionici, da utilizzare se decidete di
mischiare la vostra ambientazione moderna con suggestioni soprannaturali, come
in due degli scenari presentati nel volume.
Il d20 modern è la prova tangibile che il d20 system è un regolamento
generico, adatto a gestire ambientazioni anche molto diverse da quelle fantasy per
le quali è stato progettato. Il d20 system è un buon sistema, ampiamente
testato, e chi ha giocato alla 3° edizione di D&D troverà abbastanza facile
ambientarsi con questo gioco. I difetti del d20 modern sono gli stessi che si
possono imputare al d20 system, ovvero una certa complessità dovuta alle molte
regole che lo compongono e un basso livello di realismo; inoltre, molti
giocatori non gradiscono un sistema di classi e livelli in un contesto moderno,
preferendo un approccio meno vincolante in sede di creazione e sviluppo del
personaggio. Nel complesso, tuttavia, il gioco non è male e funziona
egregiamente nel simulare i film d’azione hollywoodiani. Questo gioco non è mai
stato tradotto in Italia, quindi chi vuole provarlo dovrà procurarselo in
lingua inglese; la conoscenza del d20 system tramite altri giochi, comunque, può
aiutare parecchio.
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