Gli amanti delle ambientazioni urban-horror non dovrebbero lasciarsi
sfuggire questo titolo, uscito negli USA nel 1996 e pubblicato in Italia solo
10 anni dopo. Witchcraft è un gioco di ruolo di stregoneria moderna, dove
esseri umani con grandi poteri magici, noti come Adepti, lottano con creature
soprannaturali che si nascondono nelle ombre delle metropoli moderne, cercando al
tempo stesso di sventare l’arrivo del Tempo del Giudizio, una catastrofe che
potrebbe distruggere l’era dell’uomo. Questa interessante ambientazione sfrutta
il regolamento unisystem, ideato da C. J. Carella, parzialmente ispirato al
sistema GURPS, ma decisamente più snello e facile da utilizzare. In Witchcraft
i giocatori ricoprono il ruolo di Adepti, esseri umani con capacità soprannaturali
come la Magia, la Negromanzia, la Vista (il potere della mente) o l’Ispirazione
Divina (il potere della fede di compiere miracoli); tuttavia possono anche
decidere di impersonare dei Bast, felini mutaforma con grandi poteri mistici,
oppure dei semplici Profani, normali esseri umani che sfidano l’ignoto solo con
il coraggio e il piombo delle loro pistole. Quale che sia il ruolo scelto, ogni
personaggio apparterrà ad un’Alleanza, cioè una congrega composta da persone dotate
di poteri sovrannaturali come i loro. Tutte le Alleanze condividono il comune
obiettivo di salvaguardare l’ignara umanità da minacce sovrannaturali, sebbene
ognuna di esse persegua scopi ed interessi specifici. Troveremo così, ad
esempio, l’Alleanza Wicca, i cui ranghi sono in massima parte formati da donne,
la cui magia tende ad essere di natura curativa e protettiva, oppure i Rosacroce,
congrega di maghi dedita alla raccolta della conoscenza ed esperti evocatori di
spiriti di ogni genere. Ogni Alleanza è caratterizzata da un diverso modo di
vedere la magia, e concede quindi dei vantaggi unici (in termini di gioco) ai
suoi membri, oltre a fornire diversi background culturali che un giocatore può
sfruttare nella creazione del suo personaggio. Naturalmente è possibile
scegliere di non appartenere a nessuna Alleanza: questi personaggi, chiamati
Solitari, seguono le più disparate tradizioni magiche e tendono a rifuggire
gerarchie e strutture sociali complesse.
In Witchcraft i personaggi vengono creati usando una riserva di punti
che il giocatore può spendere tra varie categorie: attributi, abilità, qualità
e metafisica (poteri magici). Gli attributi sono le caratteristiche essenziali
del personaggio (come Forza, Destrezza, Intelligenza, ecc.) e sono divisi in
attributi fisici e mentali. Le abilità rappresentano le conoscenze del
personaggio, da ciò che sa fare a ciò che ha imparato a scuola o nella vita, capacità
come sparare, usare il computer o muoversi furtivamente. Le qualità sono
caratteristiche uniche del personaggio e ve sono di vario tipo: la ricchezza,
ad esempio, è una qualità sociale, mentre la resistenza al dolore è fisica. Sono
presenti anche le qualità metafisiche, da non confondere con la metafisica vera
e propria: le qualità metafisiche sono capacità intrinsecamente magiche, come
ad esempio Anima Antica, che indica come il vostro personaggio è la
reincarnazione di persone vissute precedentemente, mentre la metafisica vera e
propria indica l’arte magica o mistica posseduta dal personaggio. Questi potrà
essere un mago, in grado di lanciare potenti incantesimi, oppure un veggente dalle
incredibili facoltà mentali, o magari un ispirato divino, capace di compiere
miracoli con la forza della sua fede. Per ottenere qualche punto in più da
spendere in fase di creazione del personaggio, il giocatore potrà scegliere di
prendere qualche Difetto, ovvero qualche svantaggio di natura fisica, mentale o
sociale. Scegliere un Difetto non solo ha un’utilità pratica a livello di
regolamento (ottenere qualche punto in più da spendere dove si desidera), ma
può essere utile per caratterizzare meglio il personaggio, donandogli un tocco
di profondità e realismo. Il resto del manuale è dedicato alla descrizione di
varie creature soprannaturali, entità come spiriti, fantasmi, apparizioni,
elementali, demoni e le terribili divinità folli (entità distruttive simili a
quelle dei Miti di Cthulhu). Come possibili antagonisti dei personaggi, però, non
ci sono solo mostri e creature, ma anche congreghe di maghi e stregoni malvagi,
note come Alleanze Oscure, oppure organizzazioni segrete dedicate a
cospirazioni in stile X-Files, come la Combine.
Il bello di questa ambientazione, tra le altre cose, è
la sua capacità di integrare situazioni e creature del genere horror e di
quello fantasy in un contesto moderno e reale: il mondo di Witchcraft è la
stessa terra dove viviamo noi ogni giorno, con una buona spruzzata di
soprannaturale. Una serie di misteriosi omicidi ad opera di un maniaco o di un
serial-killer nella nostra realtà, nel mondo alternativo di Witchcraft potrebbero
essere l’indizio della presenza di un vampiro assetato di sangue. Durante
l’investigazione i personaggi lasceranno lentamente il mondo reale della
razionalità, per entrare in quello più oscuro del mistero e della magia. A
questa interessante ambientazione in grado di mischiare horror, investigazione
ed avventura, si unisce un sistema di gioco semplice ed efficace. In
particolare, il metodo a punti di creazione del personaggio è molto flessibile
ed offre una discreta varietà di scelta, mentre il sistema di risoluzione delle
azioni è rapido e facile da usare. Unico difetto, forse, l’eccessiva mortalità,
dato il realismo che caratterizza le regole. In ogni caso, un gioco che mi
sento di consigliare caldamente a chiunque ami l’horror e il soprannaturale, come
pure a coloro che vogliono prendersi una pausa dalle onnipresenti ambientazioni
fantasy.
Nessun commento:
Posta un commento