Mantengo la mia promessa e mi riaffaccio sul blog dopo pochissimo
tempo dall’ultimo articolo, questa volta per parlare di libri. Già in precedenza avevo recensito un po’ dei libri che, durante i viaggi in
metro e in treno per lavoro, mi aiutano a passare il tempo. L’articolo è
piaciuto abbastanza e c’è chi mi ha chiesto di continuare, così eccomi qui.
Cominciamo con un po’ di libri del Re in persona, Stephen King. Come saprete ho letteralmente adorato la saga della Torre Nera ed ero molto
curioso di leggere altri libri che, per un verso o per l’altro, fossero
connessi con questa. Intendiamoci: sono libri che si leggono benissimo da soli,
che raccontano una storia del tutto indipendente; allo stesso tempo, però, ci
sono dei collegamenti con la Torre Nera, alcuni più espliciti, altri meno, che hanno
fatto la felicità del nerd che è in me. Il primo libro è Insomnia e ci racconta la storia di Ralph Roberts, un pensionato
vedovo che inizia a soffrire di gravi crisi di insonnia. Queste crisi sono solo
un preludio allo sviluppo di alcuni poteri che gli permetteranno di vedere e di
leggere l’aura delle persone. Grazie a questa seconda vista, Ralph scopre l’esistenza
di strane creature che appaiono quando una persona sta per morire. Inizialmente spaventato, Ralph constata che
tali entità non sono malvagie (non tutte almeno), ma svolgono sostanzialmente
il lavoro delle Parche, figure mitologiche che presiedono al destino degli
uomini. Ralph le battezza con gli stessi nomi della mitologia e sono proprio
due di loro, Cloto e Lachesi, ad affidargli il compito di fermare Atropo, la
terza Parca, che sta progettando una strage. Non vado oltre con la storia per
evitare spoiler, dico solamente che questo romanzo è quello che mostra maggiori
connessioni con la Torre Nera. Atropo, ad esempio, serve il Re Rosso, e la
strage che deve compiere ha come reale obiettivo quello di uccidere una persona
(di cui non faccio il nome) che sarà determinante per il finale della saga
della Torre Nera. Nonostante questo, posso assicurarvi che il libro si fa
leggere benissimo, a prescindere da quanto ne seppiate della Torre Nera, e che
Stephen King è un narratore di razza. Tutte quelle pagine che sembrano
apparentemente dedicate a particolari irrilevanti, servono in realtà a costruire
personaggi vivi e pulsanti: il lettore può così conoscerli intimamente, affezionarsi
a loro e stare in ansia per la loro sorte. Gli altri due libri di cui voglio
parlarvi sono Il Talismano e La Casa del Buio. Li tratto insieme perché hanno
lo stesso protagonista, Jack Sawyer, pur trattandosi di due storie separate. Ne
Il Talismano, Jack è un ragazzino di
11 anni, orfano di padre, che scopre con orrore che pure sua madre si sta
spegnendo di cancro. Jack non lo sa ma suo padre aveva il potere di viaggiare
fra la Terra e un mondo parallelo, conosciuto come “i Territori”, un incrocio
tra il Medioevo e il vecchio West, governato da una regina. Anche Jack ha
questo potere, come gli spiega una figura misteriosa, il vecchio Parker, che sembra
conoscerlo molto bene. Gli rivela pure che le persone della Terra hanno spesso
un “gemellante” nei Territori, una persona identica a loro ma al tempo stesso
diversa. La madre di Jack e la Regina dei Territori sono gemellanti: anche la
Regina è malata, e se Jack riuscirà a salvarla, potrà salvare al tempo stesso
anche sua madre. Per farlo dovrà viaggiare per l’America, da costa a costa, per
impossessarsi di un oggetto magico noto come il Talismano; con quello avrà il
potere di salvare sua madre e la Regina. Jack si mette dunque in viaggio,
spostandosi spesso da questa realtà a quella dei Territori, scoprendo di avere
amici ma soprattutto nemici, fra cui Morgan Sloat, ex socio di suo padre, che
vuole utilizzare la tecnologia del nostro mondo per soggiogare i Territori. Il
viaggio di Jack sarà davvero duro e pieno di insidie, ma alla fine riuscirà a
conquistare il Talismano, salvare sua madre e vendicare suo padre. Del resto,
come potrebbe fallire, considerando che Jack è anche protagonista de La Casa del Buio? In quest’altro
romanzo Jack è cresciuto, è diventato un detective di Los Angeles e presta il
suo aiuto per fermare un pericoloso assassino di bambini. L’assassino sembra
dotato di poteri particolari, e non potrebbe essere altrimenti, dato che è un
servitore del Re Rosso. Crescendo, Jack aveva rimosso molto degli avvenimenti
giovanili, ma ora è costretto a farvi nuovamente i conti, soprattutto quando
deve tornare nei Territori. Il vecchio Parker gli verrà nuovamente in aiuto,
rivelandogli il vero scopo degli omicidi e Jack scoprirà che salvare i bambini
è solo una piccola parte del quadro. Fra i due libri, il secondo è quello che ha
più connessioni con la Torre Nera ma come ho già detto, questo non inficia
minimamente la comprensione e lo svolgimento della storia. Mi sono piaciuti
entrambi, per motivi diversi: il primo è un romanzo (anche) di formazione, Jack
è un ragazzino e deve crescere piuttosto in fretta, perché gli viene chiesto di
svolgere un compito molto difficile. E’ un romanzo che parla di un viaggio, un
viaggio fisico ma anche un viaggio spirituale. C’è una missione, e il lettore
si chiede sempre cosa troverà Jack alla fine del viaggio ma nel frattempo è
preso anche dalle vicende del viaggio in se. Il secondo libro mostra Jack
adulto, alle prese con un difficile caso di bambini rapiti. E’ una detective
story, ma condita di elementi horror e fantastici, dove si palesa ben presto
che scoprire il colpevole è solo l’ultimo dei problemi; ancora un volta bene e
male si fronteggiano, in palio c’è il destino del mondo e Jack è il prescelto
del lato del bene per affrontare i servitori del Re Rosso. Per motivi casuali,
ho letto prima la Casa del Buio de Il Talismano ma se decidete di leggerli
entrambi, leggeteli in ordine, è più semplice.
Cambiamo scrittore ma non genere, perché restiamo nel fantastico a
360° con Neil Gaiman. Cose Fragili è
una raccolta di racconti, se non avete mai letto nulla di questo scrittore è un
buon punto di partenza, in caso contrario vi potrebbe capitare di avere già
alcune di queste storie in altri libri. Recensire un libro è facile, recensire
un libro di racconti è praticamente impossibile perché ogni racconto fa storia
a se. Sono tutte storie connesse dal gusto per il fantastico e il bizzarro ma è
difficile dire di più. Per stuzzicare la vostra curiosità, posso dirvi che ci
sono racconti come “Uno studio in smeraldo”, che parla di un’Inghilterra
governata da mostri in stile Lovecraft, nella quale Sherlock Holmes è un
terrorista difensore della causa degli umani; oppure come “Presiede Ottobre”,
in cui i mesi dell’anno si mettono intorno al fuoco e ognuno racconta una
storia ispirata al suo mese; oppure come “L’Uccello del sole”, dove il club
degli epicurei, dopo aver mangiato ogni cosa commestibile a questa Terra, tenta
di mettere le mani sulla mitologica Fenice, con esiti disastrosi. Potrei
continuare ma poi non finirei più e comunque spero questi piccoli accenni siano
bastati a farvi venire l’acquolina in bocca!
Concludo con Chris Taylor e il libro molto nerd Come Star Wars ha conquistato l’universo, un libro che, pensate un po’,
parla di Guerre Stellari. Ho avuto la fortuna e il piacere di leggerlo prima
dell’uscita dell’episodio VII e in sostanza racconta chi è George Lucas e perché
alla fine girò quei film che ora sono una leggenda. Il libro è una miniera di
informazioni di ogni tipo, i rapporti fra Lucas e i suoi collaboratori, da dove
ha preso spunto, quale è stato il suo apporto alla saga e cosa invece la saga
deve ad altre persone, insomma c’è davvero di tutto. La lettura di questo libro
mi ha anche aiutato, seppur indirettamente, a giudicare come spazzatura l’episodio
VII. Non vorrei tornarci sopra più di tanto, ma anche se Star Wars un’anima
commerciale l’ha sempre avuta, leggendo questo libro è ben chiaro che la
trilogia classica (ma anche l’altra) nasce con qualcosa alle spalle, idee e
influenze che l’hanno plasmata fino a diventare ciò che è, mentre l’episodio
VII può essere descritto con una semplice parola: derivativo. Episodio VII non
ha anima, è un semplice copia incolla delle parti più interessanti dei vecchi
film, peraltro mal riuscito. Per stavolta mi fermo qua. Con il prossimo
articolo troverete recensioni dei film di supereroi che vanno adesso al cinema,
come “Deadpool”, “Lo Chiamavano Jeeg Robot” e soprattutto “Batman V Superman”!
Alla prossima.
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