Se siete amanti del fantasy, è
probabile che fra i vostri scaffali si trovi qualche libro della serie di
Shannara di Terry Brooks. Dico “qualche” perché i libri della saga sono ormai
quasi 30 e non so quante persone ci siano in giro ad averli letti tutti. La
saga è cominciata nel 1977 con “La spada di Shannara”, per poi proseguire con
“Le Pietre Magiche di Shannara” (1982) e “La Canzone di Shannara” (1985). Questi tre romanzi
formano il nucleo centrale della saga, la trilogia originaria. Negli anni Terry
Brooks si è spinto tanto avanti, con decine di sequel, quanto indietro, con
numerosi prequel. Quest’anno la saga è approdata sul piccolo schermo con la serie
“The Shannara Chronicles”, facendosi conoscere ad un pubblico più vasto. Ora, se
indubbiamente è vero che tale serie sia una vera schifezza, nonché un
tradimento totale del libro da cui è tratto (Le Pietre Magiche), però ha avuto
almeno il merito di riportarmi all’attenzione questi libri che avevo letto da
ragazzo, facendomi soprattutto sorgere la fatidica domanda: ma di che diavolo
parlano tutti gli altri libri? Cosa è riuscito ad inventarsi Terry Brooks per
scriverne così tanti? Preso da sacro furore, ho deciso di leggerli tutti, prediligendo
l’ordine cronologico al posto di quello di scrittura. Al momento ho finito di
leggere tutti i prequel, motivo per cui vale la pena fermarmi un attimo e farci
un articolo sopra. Ne dedicherò poi uno alla trilogia originaria e infine uno ai
vari seguiti. Chiaramente tutto questo articolo è a rischio spoiler, ma cercherò
di essere il più vago possibile, così da non togliere il piacere di una eventuale
lettura. Chi ha letto la trilogia originaria si troverà avvantaggiato nella
comprensione, e anzi, darò per scontato che voi l’abbiate fatto, ma non può
essere diversamente, dato che i vari prequel servono appunto a spiegare come si
è arrivati all’inizio della storia de “La Spada di Shannara”. A differenza della maggior parte
delle serie fantasy classiche, la saga di Shannara è ambientata sulla Terra.
Alla fine del XX secolo, vari conflitti armati, che hanno visto anche l’impiego
di armi nucleari e batteriologiche, hanno quasi sterminato la razza umana e
cambiato irreversibilmente la faccia del pianeta. La società che nasce dalle
Grandi Guerre vede la presenza di nuove razze oltre a quella umana e,
soprattutto, il potere della magia. La trilogia originaria prende il via direttamente
nel nuovo mondo, le Quattro Terre, lasciando a racconti e dicerie tutto ciò che
l’aveva preceduto. I prequel raccontano invece come si è arrivati a questo
stato dei fatti, delle Grandi Guerre e di come gli esseri umani si siano quasi
sterminati a vicenda. Potrebbe sembrare una storia che ha poco a che fare con
tematiche fantasy, (es. come la magia) e invece no, come andremo a scopriremo.
Nella trilogia originaria, ci
veniva raccontato come, all’alba dei tempi, esistevano moltissime creature
fantastiche, in grado di utilizzare la magia per i fini più disparati.
Esistevano creature della luce e creature delle tenebre e fra loro vigeva uno
stato di guerra perenne. Le creature della luce riuscirono a prevalere ma,
poiché non era nella loro natura l’uccisione e lo sterminio, decisero di
bandire le creature dell’oscurità in un abisso senza tempo, il Divieto.
Responsabile del mantenimento del Divieto era un albero magico, l’Eterea.
Finché tale pianta fosse vissuta, i demoni non sarebbero mai riusciti a
liberarsi dal Divieto in cui erano confinati. Questi eventi, molto lontani nel
tempo, vengono indicati come epoca di Faerie. Sebbene i prequel non scendano molto
più in dettaglio rispetto a quanto già detto, ci vengono però chiarite meglio
quali furono le forze in gioco. Da una parte c’era il potere del Verbo (la
luce), dall’altra il potere del Vuoto (l’oscurità). Lo scontro fra queste due
parti è eterno e vede a volte il prevalere dell’una, a volte quello dell’altra.
I campioni del Verbo sono noti come Cavalieri del Verbo e portano un bastone nero
inciso di rune che permette loro di utilizzare la magia. Il loro scopo è
difendere la razza umana e distruggere i servitori del Vuoto, i Demoni. I
Demoni (da non confondersi con le creature bandite nel Divieto, nonostante
abbiano lo stesso nome) sono essere umani che hanno fatto un patto con il
Vuoto: in cambio di potere la loro essenza viene svuotata finché non si trasformano
in creature di pura malvagità. Il loro obiettivo è di portare la sofferenza fra
gli uomini, spargere sospetti e menzogne per creare uno stato di paura. Sul
finire del XX secolo il Vuoto sta vincendo la guerra, mentre i campioni del
Verbo non riescono a tenere il passo. I primi tre romanzi della saga sono “Il
Demone” (1997), “Il Cavaliere del Verbo” (1998) e “Il Fuoco degli Angeli”
(1999); si tratta di libri autoconclusivi con gli stessi personaggi. I
protagonisti sono principalmente due: la giovane Nest Freemark, una ragazza
dotata di poteri magici innati, trasmessi nella sua famiglia per linea
femminile, e John Ross, cavaliere del Verbo, portatore del Bastone Nero e
cacciatore di Demoni. John Ross fa ogni notte dei sogni molto particolari: vede
il mondo come potrebbe diventare se il Vuoto vincesse la guerra contro il Verbo
e, con tali informazioni del futuro, opera nel presente per evitare che tale fosco scenario si avveri. Le varie storie
portano i due personaggi a conoscersi e ad aiutarsi a vicenda. Nel primo
romanzo, John deve aiutare Nest contro un Demone molto potente che ha preso di
mira la famiglia della ragazza già da anni e che ora vuole reclamare la sua
magia. Nel secondo romanzo è Nest a ricambiare il favore, impendendo a John
Ross di abbandonare la causa del Verbo e di tradirla con quella del Vuoto.
Anche stavolta c’è di mezzo un Demone, che con le sue macchinazioni stava
cercando di portare John dalla sua parte. Il terzo romanzo è il più importante,
poiché gli eventi ivi descritti avranno un impatto sul futuro di tutta la saga.
John Ross fa uno dei suoi sogni premonitori e scopre che i Demoni riusciranno
ad impadronirsi di un Variante, una creatura magica molto potente, che muterà
le sorti della guerra. Con l’aiuto di Nest, John cerca di impedirlo, anche
stavolta contro un Demone particolarmente tenace, forse il più pericoloso di
tutti. Alla fine della storia sono le forze del bene a trovare il Variante, che
si incarna in un neonato, il futuro figlio di Nest. La ragazza tiene segreto
questo fatto al Demone il quale, pensando di aver già distrutto il Variante,
sceglie di non rischiare un duello con Nest e la lascia andare via.
I successivi romanzi della saga
sono “I Figli di Armageddon” (2006), “Gli Elfi di Cintra” (2007), “L’Esercito
dei Demoni” (2009) e insieme formano una storia unica. Nonostante i successi di
Nest e John Ross, il Vuoto ha infine avuto la meglio, le varie nazioni degli
uomini sono scese in guerra le une contro le altre, fino al disastro più
completo. La civiltà è collassata, la terra è inquinata, molte persone
manifestano mutazioni genetiche (che in futuro porteranno all’apparizione di
nuove razze), ma per il momento non c’è ancora stato l’olocausto nucleare. I
pochi sopravvissuti si chiudono in fortezze, costruite su ciò che resta di
antiche città, per sfuggire ai Demoni e ai loro eserciti di ex-uomini. Vengono
chiamati così perché si tratta di esseri umani regrediti ad uno stadio bestiale,
hanno venduto la loro anima ai Demoni, che li utilizzano come schiavi e
servitori. Gli eserciti dei Demoni vagano per la terra devastata, prendendo
d’assalto le fortezze superstiti una dopo l’altra. Nonostante tutto, però, c’è
chi resiste. I cavalieri del Verbo ci sono ancora e in questa epoca (ci
troviamo nel XXI secolo) ne troviamo due ancora vivi: si tratta di Logan Tom e
Angela Perez. Entrambi lottano contro i Demoni e i loro eserciti, cercando di
liberare gli essere umani imprigionati nei campi di prigionia. Al primo viene
assegnata una missione di importanza fondamentale: dove cercare e proteggere il
ragazzo chiamato Falco, leader di una setta di ragazzini sbandati che vive nei
pressi della ex città di Seattle. Falco non è altri che il Variante, figlio di
Nest Freemark, rimasto eternamente giovane e privo di memoria. Il Re del Fiume
Argento, una creatura leggendaria risalente all’epoca di Faerie si è preso cura
di lui dopo la morte di Nest e sa che nel suo futuro c’è una grande impresa:
dovrà riunire il maggior numero possibile di sopravvissuti e portarli al sicuro
dalla distruzione nucleare imminente. Angela Perez, invece, ha il compito di
aiutare gli Elfi, una razza simile agli umani che vive nel profondo delle
foreste, risalente al tempo di Faerie ma ormai senza magia. Gli Elfi sono
sopravvissuti tenendosi lontano dagli uomini, che non hanno mai neppure
sospettato della loro esistenza. Anche gli Elfi dovranno unirsi agli umani
superstiti sotto la guida del Falco ma per farlo, è necessario mettere prima in
sicurezza l’Etera, la gigantesca pianta che tiene in vita il Divieto. Le storie
dei due cavalieri del Verbo si incrociano più volte, in una girandola
incredibile di avventure: cavalieri rinnegati, Demoni spietati, il ritrovamento
delle Pietre Magiche della Ricerca, l’utilizzo della strana magia del Loden, la
salvezza dell’Eterea, fino al culmine della storia. Mentre le esplosioni
nucleari avvolgono la terra in un inferno di distruzione, il Falco guida i
superstiti all’interno di un valle e li, con la sua potente magia di Variante,
crea una barriera protettiva sotto forma di una nebbia perenne. All’interno
della valle, tenuti al sicuro dalla magia, l’umanità sopravvive alla
distruzione totale che devasta il resto del mondo.
La saga prosegue con “L’Ultimo
Cavaliere” (2010) e “Il Potere della Magia” (2011), che formano un’unica
storia. Cinquecento anni dopo l’arrivo nella valle, le barriere protettive
create dal Falco stanno per venire meno. Al di fuori c’è un mondo brutale, dove
la vita si è adattata e dove solo il più forte sopravvive. Il primo ad
accorgersi che le nebbie protettrici della valle sono sparite è Sider Ament,
l’ultima cavaliere del Verbo. Sider tenta di avvertire le comunità umane
all’interno della valle ma senza grande successo. Ad opporsi a lui, in
particolare, è Skeal Eile, noto come il Serafico, voce spirituale della setta
dei Figli del Falco. Questi ritengono di essere i discendenti del Falco e
credono in un suo ritorno, che coinciderà con l’uscita dalla valle e il dominio
su ciò che resta del mondo. Sider Ament fa la conoscenza di due giovani
cercatori di piste, Panterra Qu e la sua inseparabile amica Prue Liss; in
particolare, Sider vede in Panterra il suo potenziale successore al ruolo di
cavaliere del Verbo. I due giovani, insieme ad alcuni compagni, fra cui la
principessa degli Elfi Phryne Amarantyne, esplorano il mondo esterno ma vengono
catturati da un gruppo di Troll (umani sopravvissuti all’olocausto nucleare che
sono mutati in una nuova razza, potente e massiccia). I Troll sono feroci
guerrieri e vogliono impadronirsi della valle. La storia si complica con l’arrivo
dello Stracciaiolo, forse l’ultimo Demone rimasto al mondo, il cui scopo è
uccidere Sider Ament ed impadronirsi del suo bastone magico. Senza entrare
troppo nei dettagli, alla fine della storia il Demone viene sconfitto e
l’invasione dei Troll scongiurata ma Sider Ament muore in combattimento e
lascia il suo bastone a Panterra Qu, che diventa così l’ultimo cavaliere. Il
romanzo termina con Panterra che lascia la valle per esplorare il mondo
esterno, alla ricerca di una nuova casa per Uomini ed Elfi.
L’insieme di questi 8 libri
costituiscono un lungo racconto, omogeneo per tematiche e personaggi: raccontano
come le Grandi Guerre abbiano quasi spazzato via la razza umana, distrutto il
mondo conosciuto e della dura vita dei sopravvissuti. Manca però un libro
all’appello, “Il Primo Re di Shannara” (1996), che racconta con dovizia di
particolari gli eventi che fanno da antefatto alla Spada di Shannara, il primo romanzo
della trilogia classica. Pur facendo parte dei prequel, questo libro è molto
diverso dagli altri, per via del grosso salto temporale negli eventi,
presentandoci il mondo fantasy delle Quattro Terre come già formato. Il Primo
Re si concentra su eventi che erano già stati descritti nella Spada,
sviscerandoli di particolari e dando vita a personaggi leggendari che in quel
libro erano stati soltanto nominati. Gli umani, gli Elfi, e le altre razze
mutate uscite dall’olocausto nucleare (Troll, Nani e Gnomi), si sono diffusi
per il mondo, occupando ciascuno un territorio e vivendo in relativo isolamento
l’una dall’altra. A guidare le razze c’è un gruppo di persone, i Druidi, che
vivono nel castello di Paranor. Lo scopo dei Druidi era quello di recuperare le
conoscenze scientifiche perdute dall’umanità, ma nelle loro ricerche, finirono
per (ri)scoprire l’esistenza della magia. Il druido Brona non approvava però la
cautela della sua congrega nell’uso della magia, così, con alcuni seguaci,
lasciò il castello di Paranor e proseguì nei suoi studi. Soggiogando la razza
umana con i suoi poteri, Brona attaccò le altre razze ma queste, unendosi sotto
la guida dei Druidi, riuscirono a sconfiggerlo. Secoli dopo la Prima Guerra delle Razze, Brona
è ancora vivo, grazie alla magia, ma non è più umano, bensì una creatura non
morta di immenso potere nota come Signore degli Inganni. Sfruttando la sua
nuova forza, Brona conquistò la feroce nazione dei Troll e i piccoli e selvaggi
Gnomi, quindi si preparò a schiacciare Nani ed Elfi ma non prima di aver lanciato
un attacco preventivo contro i Druidi. Questi, avendo ormai ripudiato la magia,
si erano chiusi in un intransigente isolazionismo e avevano rinunciato al loro
ruolo di guida delle razze. I Druidi vengono sterminati ma alcuni si salvano e,
fra essi, il mistico Bremen. Questi non aveva rinunciato allo studio della
magia ma, anzi, si era reso conto che Brona e il Signore degli Inganni fossero
la stessa persona. Insieme ai suoi compagni ed alleati, il druido Bremen mise
in atto un piano per aiutare le razze a sconfiggere il vecchio nemico, un piano
che ebbe il culmine con la forgiatura di una spada magica. Costruita con la
sapienza tecnologica degli uomini del vecchio mondo, infusa di magia mortale e
potenziata dalla magia degli spiriti dei morti, questa spada aveva un unico
potere, quello della verità. Può sembrare poca cosa ma contro il Signore degli
Inganni, un essere la cui vita è menzogna, prolungata artificialmente dalla
magia, è la cosa più letale che ci sia. Bremen consegnò la spada a Jerle
Shannara, il re degli elfi, che affrontò le orde dei Troll al servizio del Signore
degli Inganni in un’epica battaglia. Jerle Shannara mise alle strette la
malvagia creatura ma all’ultimo ebbe un’esitazione, il suo spirito guerriero lo
portò ad utilizzare la spada come un’arma qualunque e non come il talismano
magico che era. Tale indecisione permise al Signore degli Inganni di fuggire,
sia pure indebolito e ridotto soltanto ad un’ombra. Bremen capì cosa era
successo e si disperò, pensando che quando il Signore degli Inganni sarebbe
tornato, lui non sarebbe stato più in vita, nonostante la magia del Sonno
Magico che gli aveva permesso una vita molto più lunga di un comune essere
umano. Così, Bremen fece due cose: istruì il suo successore alle arti magiche,
un giovane ragazzo di nome Allanon, e si condannò ad una vita da spettro al Perno
dell’Ade, un piccolo lago dove la vita e la morte si uniscono, finché il
Signore degli Inganni non fosse stato sconfitto. Allanon, ora l’ultimo dei
Druidi, avrebbe potuto consultarsi con lo spirito di Bremen ogni volta che se
ne sarebbe presentata la necessità.
Leggere tutti i libri “prequel”
della saga originaria di Shannara è stato interessante. Da una parte, Terry
Brooks ha svelato un mondo nuovo, precedente a quello conosciuto nella trilogia
classica, un mondo dove la magia del Verbo e del Vuoto si affrontano senza
esclusioni di colpi. Dall’altro, è stato interessante seguire le tracce di
oggetti, persone e situazioni che si sarebbero poi riproposte nei suoi libri più
famosi. Si avverte un buco negli eventi fra “Il Potere della Magia”, con gli
esseri umani che escono per la prima volta dalla valle dove erano sopravvissuti
al disastro nucleare, e “Il Primo Re di Shannara”, che mostra il nuovo mondo
delle Quattro Terre come una realtà già solida, una mancanza che forse Terry
Brooks potrebbe decidersi a colmare. Ora, per quanto riguarda i contenuti,
sebbene questa sia una “normale” saga fantasy, priva di qualsiasi ambizione
letteraria nel senso più alto del termine, non è difficile notare come ci siano
degli stilemi ricorrenti. Uno fra tutti è quello che io chiamo “l’uomo di
frontiera”. Mi spiego meglio: ho notato che spesso e volentieri i protagonisti
delle storie di Terry Brooks sono cacciatori, ranger, cercatori di piste, tutti
caratterizzati perlopiù dalla voglia di stare da soli, di non mischiarsi con le
altre persone e di cavarsela da soli. Questi personaggi o hanno un passato
tragico, che li spinge a stare per conto loro, oppure sono uomini di frontiera,
gente che vive nei posti più impervi e che si trova a proprio agio solo nella
solitudine. Ovviamente, la storia spinge questi personaggi al confronto con
altre persone, con il mondo esterno, un fatto che porta ad un duplice
risultato. Da una parte, l’uomo di frontiera risulta più onesto, più
coraggioso, più genuino delle altre persone, dall’altra deve spesso addossarsi
un grave compito per un bene più grande, un compito che non vorrebbe ma che
nondimeno il suo senso dell’onore e di giustizia gli impone di portare a
termine. L’uomo di frontiera, inoltre, non ha particolare interesse nel genere
femminile ma solo finché non trova la persona giusta, quella a cui giurare
eterno amore. E se per i capricci del fato una tale unione risulta impossibile
(spesso per via del duro compito che gli viene imposto), allora lui ne
conserverà per sempre il ricordo, incapace di legarsi ad un’altra donna. Un
altro stilema degno di nota è la sfiducia verso il potere costituito. Quando
nei romanzi sorge una minaccia che riguarda una o più comunità, coloro che
stanno al potere mostrano la loro incapacità ,anzi, spesso e volentieri si
schierano con il nemico, per paura o per desiderio di potere, sperando di
guadagnarci qualcosa. Gli unici che tentano di fare qualcosa, di schierarsi
contro il male, sono gli eroi solitari di cui abbiamo discusso finora, che dal
confronto con i molli uomini di governo ne escono sempre vincitori.
Per adesso è tutto. Spero di avervi fatto interessare al mondo di
Shannara, oppure venire la voglia di (ri)prendere in mano qualche libro. Come
già detto, il prossimo articolo sul mondo di Shannara parlerà della trilogia
originaria, i romanzi che hanno dato il via a tutto: non posso darvi una data
precisa ma vi prometto che non dovrete aspettare tanto. A presto.
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