giovedì 3 settembre 2015

Dungeon World




Salve a tutti. Il caldo, l’estate e gli impegni mi hanno tenuto lontano dal blog ma ho tutta l’intenzione di tornare a scrivere articoli con una certa regolarità e per dimostrarlo eccomi qui a parlarvi di Dungeon World, un gioco di ruolo fantasy che ho avuto la possibilità di provare durante le vacanze. Dungeon World (pubblicato in Italia da Narrattiva) si ispira pesantemente alla prima edizione di Dungeons & Dragons (la famosa scatola rossa, per intenderci), ma lo fa con una sensibilità ed un approccio alle regole di stampo “indie”. Il risultato finale è un gioco semplice, veloce, avvincente e profondamente legato alla narrazione: mentre la magia, le classi e i poteri strizzano l’occhio al vecchio D&D, la meccanica di gioco si rifà ai giochi indie più recenti, garantendo un approccio fluido e narrativo alla storia. Prima di proseguire, una breve parentesi sui giochi indie: ne ho parlato brevemente qui, confrontandoli con i giochi di ruolo più “tradizionali”. Vi consiglio di recuperare l’articolo nel caso non sappiate minimamente di cosa sto parlando; per i più pigri (vergogna!) vi basti sapere che, generalizzando in maniera estrema, i giochi di ruolo indie prediligono la narrazione sulle regole, spesso ridistribuiscono il ruolo del narratore dal master ai giocatori e le poche regole che utilizzano si limitano alla gestione dei conflitti in senso ampio (non solo combattimenti quindi), fregandosene di cose come caratteristiche e punti ferita.

Torniamo a Dungeon World: gli amanti dei giochi di ruolo tradizionali possono tranquillizzarsi, perché DW utilizza punti ferita, armature, classi, livelli, razze, magie e più in generale tutto il tradizionale armamentario di un gioco di ruolo fantasy. La componente indie entra in gioco prevalentemente nel sistema di risoluzione delle azioni e lo fa in maniera rapida e geniale. Eh si, non ci sono molte altre parole per descrivere un sistema che con un tiro di dadi permette di determinare rapidamente cosa succede ma che al tempo stesso fornisce spunti per la narrazione e muove la storia incessantemente, senza mai lasciarla addormentare. Molto in breve, le cose funzionano così: quando un giocatore deve fare qualcosa di importante attiva una determinata “mossa”. Il guerriero che carica in mischia un orco attiva la manovra “Assalire”, un ranger che scaglia una freccia contro il suo avversario sta facendo un “Tirare”, un ladro che tenta di scalare una parete rocciosa mentre è sotto attacco sta “Sfidando il Pericolo”, e così via. Ogni mossa è dettagliata in maniera specifica ma il canovaccio base è sempre lo stesso: il giocatore tira 2d6, vi somma l’eventuale bonus della caratteristica che sta utilizzando (es. la Forza per Assalire o l’Intelligenza per Rivelare Conoscenze) e controlla il totale: se ha fatto 10 o più la manovra è riuscita in maniera perfetta, se ha fatto 6 o meno la manovra è stata un fallimento clamoroso, se ha ottenuto un punteggio tra 7 e 9 (statisticamente nella media) la manovra è riuscita ma ad un prezzo. Sarà la descrizione della mossa o il Game Master a decidere quale sarà questo prezzo da pagare, offrendo delle scelte al giocatore. Ogni scelta presenta vantaggi e svantaggi ma quale che sia la decisione finale del giocatore, il gioco e la narrazione restano sempre in movimento, offrendo potenziali spunti per successive manovre. Ad esempio, una mossa per trarsi fuori dai guai può avere un successo parziale: il personaggio si salva la pelle ma finisce in guai peggiori, permettendo al master di fare una mossa contro il gruppo, oppure mette nei guai un altro personaggio, spostando su di lui le luci della ribalta e dell’azione.

Dungeon World ha anche altre regole ma la sostanza del gioco è tutta qui: il suo motore di risoluzione delle azioni è al tempo stesso il cuore della narrazione e degli eventi che si succedono impetuosi uno dopo l’altro. Non mancano comunque regole più tradizionali per lo sviluppo dei personaggi: livello dopo livello gli eroi apprendono nuove mosse, nuovi poteri e nuove magie che gli permetteranno di fronteggiare mostri sempre più potenti. Dungeon World è un ottimo gioco di ruolo che può essere giocato con piacere sia dai tradizionalisti che dai giocatori indie più accaniti. E’ facile da capire e può essere usato facilmente con giocatori principianti ma attenzione: il ruolo del Game Master, in questo gioco, è importantissimo, poiché dovrà inventare situazioni sempre diverse ogni volta che i dadi diano come risultato un valore fra 7 e 9. E’ consigliabile quindi che tale ruolo sia rivestito da giocatori esperti o con molta fantasia; in caso contrario meglio evitare.