Ben ritrovati, è
passato parecchio tempo dal mio ultimo articolo ma sono certo che questo pezzo
si farà perdonare l’attesa. È notizia di questi ultimi tempi che la serie
dedicata all’universo di Tolkien arriverà su Amazon Prime a settembre 2022,
quindi fra un anno circa. Si sa poco di questa serie, salvo che dovrebbe essere
ambientata nella Seconda Era. Le vicende del film/romanzo de Il Signore degli
Anelli si svolgono alla fine della Terza Era, diversi millenni dopo, quindi. Se
siete fedeli lettori dell’opera di Tolkien, sapete già cosa aspettarvi. Se
avete conosciuto la Terra di Mezzo solo grazie ai film o siete dei lettori
smemorati, potreste invece avere qualche problema a raccapezzarvi. Parlando con
amici fan dell’opera, ho scoperto che le conoscenze relative alla Seconda Era
sono abbastanza scarse, e si fa spesso confusione tra gli eventi di questa era
e di quella precedente. Per permettere ai non esperti di arrivare con le idee
chiare all’appuntamento del 2022 con la serie tv, ho deciso di scrivere un
articolo interamente dedicato alla Seconda Era ed alle sue vicende. Questo
significa, tra le altre cose, che mi limiterò a toccare soltanto il necessario
gli eventi della Prima Era, lasciando eventuali spiegazioni ad altri articoli,
futuri o passati (ad esempio questo).
La Seconda Era
inizia con la fine della Guerra dell’Ira, nella quale Morgoth, il Valar
rinnegato, viene sconfitto e scagliato fuori i confini del mondo dai suoi
simili, nel corso di una battaglia che distrugge completamente il Beleriand, la
parte più occidentale della Terra di Mezzo, e termina 3441 anni dopo con la
battaglia sulle pendici dell’Orodruin (il Monte Fato), dove l’Ultima Alleanza
di uomini ed elfi sconfigge Sauron, l’oscuro signore, seppur in maniera non definitiva,
come ben sappiamo. Nel corso di questi 3441 anni succedono davvero un sacco di
cose, le più importanti delle quali, per un verso o per l’altro, sono
determinate o seguono le azioni di Sauron. Al termine della Grande Battaglia
fra i Valar e Morgoth, Sauron, luogotenente di quest’ultimo, si arrende al
potente Eonwe, ma
viene avvisato che, per avere un completo perdono ed una punizione appropriata ai
suoi crimini, dovrà recarsi in Aman,
per essere giudicato dai Valar. Forse il pentimento di Sauron in questo momento
è sincero, ma uno spirito orgoglioso come il suo non riesce ad accettare di
sottomettersi al giudizio dei Valar e così fa l’unica cosa che può fare: fugge
e si nasconde da qualche parte nella Terra di Mezzo.
Nel frattempo,
la maggior parte degli Elfi Noldor sopravvissuti alla guerra fa ritorno a
Valinor, dopo essere stati perdonati dai Valar. Alcuni esponenti di spicco di
questa razza, tuttavia, restano nella Terra di Mezzo. Fra di loro troviamo
Gil-Galad, figlio di Fingon e attuale Alto Re dei Noldor, che prende dimora nel
Lindon; Galadriel, che diventa regina di Lorien; Elrond mezzelfo, che dimora
nel Lindon insieme a Gil-Galad. Tutti sappiamo del ruolo che Elrond ricoprirà
in futuro, ma non tutti si ricordano che Elrond aveva un fratello, Elros. I due
erano figli di Earendil ed Elwing, e pertanto erano un incrocio fra umani ed
elfi. Al termine della guerra, i Valar concessero ai mezzelfi di scegliere la
loro razza di appartenenza: Elrond scelse la razza elfica e l’immortalità (non
a caso è ancora vivo all’epoca delle vicende della Guerra dell’Anello, ben
6.000 anni dopo i fatti di cui stiamo discutendo); Elros, invece, scelse di
essere un uomo mortale, sebbene gli venne concessa una vita lunga oltre 500
anni. Elros fu posto a capo dei Dunedain, gli uomini che nel corso della Prima
Era combatterono Morgoth insieme agli elfi, e divenne il loro re. Come ricompensa
per le loro gesta, i Valar donarono a questi uomini una vita lunga, sapienza e
potere (grazie agli insegnamenti di Eonwe) e una terra dove vivere, un’isola a
forma di stella che prese il nome di Numenor. L’isola era situata fra la Terra
di Mezzo e Aman, il Reame Benedetto. I Dunedain, anche noti come Numenoreani,
prosperarono nella loro nuova dimora: divennero grandi navigatori ed
esploratori, ma sempre restando in stretto contatto con gli elfi, di cui erano
amici ed alleati. Dall’isola di Numenor era possibile vedere le torri di
Eldamar, la città degli Elfi Noldor in Aman, ma ai Dunedain era proibito
veleggiare verso ovest o diventare immortali, in quanto tale dono era
privilegio della stirpe elfica. Questi divieti diventeranno un problema, come
vedrete, ma all’inizio della storia di Numenor le cose filavano lisce, i Dunedain
rispettavano i Valar e adoperavano la lingua elfica come lingua ufficiale, al
punto che ogni Re di Numenor, prima del nome, utilizzava il suffisso “Tar”, che
significava alto, nobile. Elros, il primo re di Numenor, governò con il nome di
Tar-Minyatur, ad esempio, e il suo regno durò fino all’anno 422 della Seconda
Era, a testimonianza della lunga vita dei Dunedain di quell’epoca. Salpando
dalla loro isola, i Numenoreani esplorarono il mondo e sbarcarono diverse volte
sulla Terra di Mezzo, istruendo gli uomini più primitivi che vi abitavano.
Circa dal 1200 SE (da adesso in poi utilizzerò questa sigla per le date, che
ovviamente sta per Seconda Era) i Dunedain cominciarono a costruire
insediamenti stabili nella Terra di Mezzo, fra i quali Umbar e Pelargir.
Nel frattempo,
cosa faceva Sauron? L’Oscuro Signore rimase ben nascosto per oltre 500 anni,
dopo i quali cominciò a rivelarsi apertamente. Verso l’anno 1000 SE aveva
radunato abbastanza forze per insediarsi nella terra di Mordor e cominciare la
costruzione della sua fortezza, Barad-dur. Ma i veri guai iniziarono verso l’anno
1500 SE: sotto le false spoglie di Annatar (signore dei doni), Sauron si
presentò e fece amicizia con gli elfi Noldor che vivevano nell’Eregion e in
particolare con Celebrimbor, un abilissimo artigiano. Con la combinazione della
bravura dei Noldor e delle arti magiche di Sauron, iniziò la forgiatura degli
Anelli del Potere. Dopo la creazione di alcuni anelli minori, Celebrimbor realizzò
da solo i Tre Anelli degli Elfi,
che quindi non furono mai toccati o corrotti da Sauron. In segreto, Sauron
forgiò l’Unico Anello nel 1600 SE per dominarli tutti ma Celebrimbor se ne
accorse, nascose i tre anelli e cominciò la Guerra tra gli Elfi e Sauron (1693-1700
SE), un conflitto che devastò le terre dell’Eregion e vide la morte dello
stesso Celebrimbor. Fu proprio nel corso di questa guerra che, nel 1697 SE, fu
fondato da Elrond il rifugio di Imladris, più comunemente noto come Rivendell o
Granburrone. Gil-Galad, Alto Re dei Noldor, chiese aiuto ai Dunedain che, sotto
la guida del loro re dell’epoca, Tar-Minastir, sbarcarono in forze nella Terra
di Mezzo e sconfissero le forze di Sauron, il quale fuggì nuovamente a Mordor.
Lo sbarco e la vittoria dei Numenoreani rappresenta forse il culmine del loro
potere. Da questo momento in poi, le cose inizieranno a farsi più fosche,
alludendo a futuri disastri.
I Dunedain
divennero col tempo più forti, è vero, ma anche più orgogliosi e, soprattutto,
insoddisfatti della loro condizione. Verso il 1800 SE iniziarono ad imporre
obblighi e tributi agli uomini della Terra di Mezzo; nel mentre, il divieto dei
Valar di veleggiare verso ovest e la visione delle torri degli elfi dalla loro
isola senza poterle raggiungere, generò nei Dunedain un profondo malcontento.
Non potendo diventare immortali ed invidiando gli elfi, gli abitanti di Numenor
cercarono a modo loro l’immortalità nel potere, nella ricchezza e in suntuose
costruzioni funebri. Intimamente, i Dunedain iniziarono a temere la morte,
cercando di allontanarla con elaborati riti funerari, senza accorgersi che, contrariamente
alle aspettative, la durata della loro vita si accorciava. Verso il 2300 SE,
quello che prima era un malcontento sotterraneo, divenne manifesto: gli uomini
di Numenor iniziarono a contestare apertamente i Valar, tagliarono i rapporti
con gli elfi e abbandonarono l’usanza di usare nomi elfici per i loro regnanti,
impiegando invece la loro lingua, l’Adunaico. Non tutti i Dunedain, ovviamente,
rinnegarono il loro retaggio: un piccolo gruppo, noto come i Fedeli, rimase
amico degli elfi e continuò ad avere rapporti con questo popolo, subendo
ritorsioni e discriminazioni per questo. I Numenoreani iniziarono ad usare il
titolo di Re degli Uomini, arrogandosi il diritto di governare l’intera razza
umana. Anche Sauron, nel suo dominio di Mordor, cominciò ad usare questo
titolo, ponendosi ovviamente in conflitto con l’orgoglio dei Numenoreani. Da
questo momento in poi, le cose andranno rapidamente a peggiorare …
Nel 3255 SE salì
al trono di Numenor Ar-Pharazon, detto il Dorato (notate il diverso linguaggio,
in quanto, come ho detto, i Numenoreani avevano abbandonato la lingua elfica).
Ar-Pharazon venne a sapere delle vanterie di Sauron e decise di sbarcare in
forze sulla Terra di Mezzo, per confrontarsi direttamente con lui. Tale era la
potenza e la vastità delle armate Numenoreane, che i servitori di Sauron
rifiutarono lo scontro e fuggirono a gambe levate. Rimasto solo, Sauron si
umiliò e si prostrò davanti al Re di Numenor, solleticando il suo folle
orgoglio e convincendolo a portarlo su Numenor. Sauron arrivò sulll’isola come
prigioniero ma, in poco tempo, convinse il re a lasciarlo libero ed anzi
divenne il suo più fidato consigliere. Per 50 anni Sauron avvelenò Ar-Pharazon
e il suo regno, dando effettivamente inizio ad un dominio di terrore. Convinse
il re ad adorare Melkor
quale unico vero dio, fece costruire un tempio dove adorarlo e diede il via a
dei sacrifici umani. Gli elfi furono definitivamente banditi, i Fedeli
perseguitati ed utilizzati come vittime sacrificali. Alla fine, con la
vecchiaia del re, Sauron convinse Ar-Pharazon che i Valar avessero imposto il
divieto di navigare verso la loro terra ad ovest per tenere lontano gli uomini
dall’immortalità. Ciò che più bramavano, la vita eterna, era a portata di mano,
dovevano solo recarsi su Aman e reclamare il loro premio. La follia, le
menzogne, la vecchiaia del re, tutto cospirò per l’ultimo atto di follia: nel
3319 SE un’immensa flotta salpò da Numenor e si recò ad ovest, sbarcando sulle
spiagge del Reame Benedetto. In un silenzio carico di tensione, il vecchio re
gridò la sua signoria sulla terra di Aman e reclamò l’immortalità per lui e il
suo popolo. I Valar invocarono Eru,
il supremo dio creatore, che intervenne per la prima ed unica volta da quando
il mondo fu creato: le spiagge seppellirono le armate di Numenor, i mari
spazzarono via la flotta mentre Numenor fu distrutta e si inabissò per sempre.
A seguito di questo disastro, la stessa forma del mondo fu cambiata, diventando
sferica
e rendendo impossibile a chiunque, salvo agli Elfi, di raggiungere Aman. Questo
evento epocale, tuttavia, non fu la fine di tutti i Dunedain: il gruppo dei
Fedeli, amici degli elfi, si mise in salvo sulle proprie navi e, guidato da
Elendil e dai suoi figli Isildur e Anarion, sbarcò sulla Terra di Mezzo, dove
fondò i Regni in Esilio, Gondor e Arnor.
Anche Sauron sopravvisse al disastro: la sua forma fisica perì nella
distruzione di Numenor ma il suo spirito sopravvisse e tornò sulla Terra di Mezzo.
Da quel momento, tuttavia, fu per sempre incapace di assumere un aspetto
gradevole e si reincarnò come uno spaventoso signore oscuro. Sauron riunì le
proprie forze e nel 3429 SE attaccò Gondor. I Dunedain di Gondor e Arnor si
unirono agli elfi rimasti sulla Terra di Mezzo nell’Ultima Alleanza, allo scopo
di contrastare il signore di Mordod. Nel 3434 i due eserciti si scontrarono
nella Battaglia di Dagorlad, che vide uomini ed elfi trionfare. L’Ultima
Alleanza cinse d’assedio Barad-dur per 7 anni, finché lo stesso Signore Oscuro
non scese in campo. Nel 3441 SE, sulle pendici dell’Orodruin (il Monte Fato), avvenne
la battaglia finale: Elendil e Gil-Galad atterrarono Sauron ma pagarono
l’impresa con la vita; in quel mentre, Isildur, figlio di Elendil, tagliò il
dito a Sauron, che perse l’Unico Anello e la sua forma fisica, venendo infine
sconfitto. Una sconfitta non definitiva, come sappiamo, dato che Isildur non
distrusse l’anello, ma che comunque pose fine alla guerra e alla Seconda Era.
Il film del Signore degli Anelli si apre proprio con le immagini di questa battaglia
e sono certo che tutti voi sapete cosa è successo dopo.
Spero che
l’articolo vi sia piaciuto ed abbia risposto ai vostri eventuali dubbi. Per non
appesantire la narrazione, ho messo delle note per fornire una spiegazione
sintetica di alcuni termini o concetti. Tale spiegazione, quasi sempre legata a
fatti o personaggi della Prima Era, è necessariamente semplificata. In futuro,
chissà, potrebbe essere materia per un nuovo articolo.