lunedì 29 luglio 2013

Wolverine, l'immortale




Come stanno a dimostrare i recenti articoli, in varie occasioni mi sono dedicato a scrivere recensioni di film, sebbene questo non sia lo scopo principale del blog. Prometto che presto metterò online un pezzo su alcuni giochi da tavolo molto carini che mi è capitato di provare, ma prima, in ossequio al desiderio di un amico, devo cimentarmi con un’altra recensione cinematografica, quella di “Wolverine, l’immortale”… è un titolo terrificante, lo so! Non dovrei neanche dirlo, ma le prossime righe conterranno diversi spoiler: se dovete ancora vedere il film in questione vi consiglio di rimandare la lettura; se non vi interessa o lo avete già visto, continuate pure, siete i benvenuti.


Andiamo dunque a cominciare e partiamo dal precedente film sull’artigliato canadese: i fan della saga cinematografica degli X-Men lo considerano come una grossa cagata! Verrebbe da pensare, quindi, che a fare di meglio ci sarebbe voluto poco: l’idea di portare Logan in Giappone, come già avvenuto diverse volte nella serie a fumetti, era decisamente intrigante ed i trailer lasciavano ben sperare. Il risultato finale, però, non è stato adeguato alle attese e il film, pur non risultando davvero brutto, è di certo abbastanza insipido. “Wolverine, l’immortale” riprende la storia di Logan là dove l’avevamo lasciata con X-Men 3; distrutto dalla perdita di Jean, la donna che amava e che ha dovuto uccidere con le proprie mani, Logan vaga per i boschi e le montagne canadesi privo di scopo, vivendo alla giornata come un barbone solitario. Una giovane mutante di nome Yukio, dotata del potere di vedere nel futuro, riesce a rintracciarlo e gli propone di seguirla in Giappone: durante la seconda Guerra Mondiale Logan salvò la vita a Yashida, un ufficiale giapponese e ora questi, vecchio e ormai prossimo alla morte, desidera ringraziarlo. Non solo: insieme ai ringraziamenti, Yashida fa a Logan un’offerta irripetibile: grazie alla tecnologia della multinazionale di cui è a capo, il vecchio giapponese afferma di poter trasferire il potere mutante di guarigione da Logan ad un’altra persona (ovviamente se stesso). In questa maniera Wolverine tornerebbe ad essere un normale umano, in grado di invecchiare insieme alle persone che gli sono care, senza doverle veder morire davanti ai suoi occhi. Da questo momento in poi Logan viene trascinato in una spirale di intrighi e menzogne che vede coinvolte la Yakuza, uomini politici, una letale mutante di nome Viper, nonché Yashida stesso. Il vecchio amico di Logan finge la sua morte e lascia tutta la sua ricchezza e la sua società alla nipote, la giovane e bella Mariko. La ragazza viene presa di mira da alcuni mafiosi durante il funerale del nonno e Logan è costretto ad intervenire per salvarle la vita. Pur avvelenato da Viper e con il fattore di guarigione ridotto al minimo, Logan riesce a fuggire con Mariko e a nascondersi. Fra i due sboccia l’amore ma il secondo tentativo di rapimento va a buon fine; Wolverine si mette sulle tracce della giovane e scopre che chi la vuole morta è Shingen, suo padre, deluso di essere stato tagliato fuori dal testamento. Logan si allea con Yukio, sistema per bene Shingen (già avvelenato da Viper, ma non si sa come ancora vivo e in forze per lottare con Wolverine, mah …), elimina il parassita avvinghiato al suo cuore che gli limitava il fattore di guarigione e si dirige alla fortezza della società di Yashida per liberare Mariko. Nello scontro finale Yukio elimina Viper mentre Wolverine se la deve vedere con un robot in adamantio dalla fattezze di un guerriero samurai: il colpo di scena (che però non sorprende nessuno) è che non è un robot, ma una corazza con dentro Yashida! Il vecchio è ancora ben determinato ad ottenere l’immortalità di Wolverine: a tal fine taglia gli artigli di Logan con le sue spade di adamantio incandescenti, quindi inserisce delle sonde nei moncherini spezzati per iniziare il trasferimento dei poteri. Wolverine riesce però a resistere e, dopo aver sfoderato i suoi artigli d’osso, trafigge Yashida e lo scaraventa giù dal fianco della montagna. Happy ending con Logan e Mariko che si salutano in aeroporto: lei ha acquisito forza e determinazione; Logan invece ha ritrovato la voglia di vivere e di combattere. Non manca neppure la scena dopo i titoli di coda: sono passati due anni, Wolverine si trova in un aeroporto e incontra prima Magneto, di nuovo con i suoi poteri, quindi il professor Xavier nel suo consueto aspetto di signore calvo in carrozzina. La scena dovrebbe servire a lanciare il prossimo film sugli X-Men: l’emozione di rivedere Xavier e Magneto è innegabile, però spero che in futuro ci saranno anche delle spiegazioni, dato che Magneto aveva perso i poteri e Xavier era morto (non proprio morto in realtà: il suo corpo era stato disintegrato da Jean, ma la sua coscienza si era trasferita nel corpo di un altro uomo, quindi la domanda resta, come ha fatto a recuperare il proprio corpo?).


La prima parte del film, fino al viaggio in Giappone, non è male. Chiaramente non succede nulla di eclatante, ma è realistica nel mostrarci un Wolverine affranto e solitario. Dopo la (finta) morte di Yashida, le cose si dovrebbero movimentare: c’è un primo combattimento al tempio, per la verità abbastanza caotico e del tutto privo di sangue (come fa un tizio con due artigli a non versare neppure un po’ di sangue? Dannate regole di Hollywood!), quindi uno scontro su un treno super veloce. Wolverine e un mafioso Yakuza si affrontano aggrappati al tetto di un treno che fa i 300 km/h: non mi stupisce più di tanto l’implausibile location dello scontro, stiamo pur sempre parlando di un film di supereroi; no, quello che mi stupisce è come faccia un normale scagnozzo della mafia ad avere capacità fisiche pari a quelle di Wolverine! Un conto è uno scontro quasi impossibile su un treno ad alta velocità fra Wolverine ed un altro mutante o comunque una persona eccezionale, un conto è lo stesso scontro fra Wolverine e un tizio qualunque. Il film prosegue con la fuga (che diventa d’amore) fra Logan e Mariko: una noia totale, che trascorre tra frasi pseudo mistiche e baggianate orientali che dovrebbero caratterizzare l’ambiente e l’atmosfera ma che irritano e annoiano soltanto. La storia si rianima un po’ con il rapimento di Mariko, ma la scoperta che dietro c’è il suo stesso padre non sorprende nessuno. Logan sconfigge Shingen e si apre il torace per estrarre il parassita che limitava il suo potere di guarigione, il tutto sotto gli occhi della sua nuova alleata Yukio. Il potere di Yukio dovrebbe essere quello di prevedere il futuro tramite delle visioni, ma appunto dico “dovrebbe”, dato ci azzecca solo quando serve alla storia, mentre toppa alla grande quando prevede la morte di Wolverine. Lo scontro finale avviene nella base delle industrie Yashida, una sorta di castello super tecnologico difeso da decine di ninja. Tutti ad aspettare questo benedetto scontro con i ninja, che purtroppo si risolve in tre secondi, con Wolverine arpionato da decine di frecce, legato e trascinato a forza da Viper...decisamente poco epico! Il finale è confusionario a dir poco: Viper rivela la sua inutilità come personaggio morendo per mano di Yukio senza che si riesca a capire quale fosse il suo scopo nell’economia del film; a seguire la scoperta che dentro l’armatura di adamantio c’è il vecchio Yashida in persona. A prescindere dal fatto che la rivelazione non stupisce nessuno, c’è invece che questo “colpo di scena” trasforma la trama del film, per ciò che si è visto fin a quel momento, da noiosa a stupida! Se Viper aveva indebolito Wolverine al punto da renderlo quasi mortale, perché non tentare di catturarlo direttamente? Fingendo la sua morte, inoltre, Yashida ha messo in grave pericolo non solo sua nipote Mariko, ma anche lo stesso Wolverine, che avrebbe potuto essere ucciso nel tentativo di difenderla, rendendo così inutili gli sforzi di Yashida di ottenere l’immortalità di Logan. Vogliamo poi parlare del sistema escogitato per rubare il potere di guarigione di Wolverine, ovvero tagliargli gli artigli di adamantio? Primo, l’adamantio è indistruttibile, non serve utilizzare spade di adamantio, neppure infuocate: lo scontro fra armi dello stesso metallo dovrebbe portare ad un semplice nulla di fatto (come è accaduto nel primo film di Wolverine, ad esempio, quando gli sparano con un proiettile di adamantio). Secondo, mi ha fatto ridere come Logan riesca ad attivare il potere di infuocare la spada che ha strappato a Silver Samurai soltanto impugnandola con entrambe le mani, quando Yashida riusciva ad infiammare i due spadone usandoli con ciascuna mano: un po’ di attenzione in fase di scrittura non guasterebbe. 

Dispiace dare un giudizio negativo del film, ma a conti fatti, pur non essendo davvero un brutto film, l’impressione che dà è “vorrei ma non posso”. C’è Wolverine, c’è il Giappone, ci sono i ninja, c’è Silver Samurai, ma tutti questi elementi mescolati danno un film scialbo, con una trama debole e a tratti noiosa, dei combattimenti non all’altezza e dei personaggi inutili se non proprio irritanti (come Viper). Rispetto agli altri film della saga degli X-Men, dove si faceva a gara ad introdurre nuovi personaggi e nuovi poteri, questo film appare più intimistico e introspettivo, ma gli manca la capacità di attrarre lo spettatore e di emozionarlo. A questo punto, meglio una baracconata piena di esplosioni e scazzottate: brutto per brutto che sia, almeno ci si diverte un po’!

4 commenti:

  1. Sono maledettamente d'accordo. Gli sceneggiatori ormai scrivono con i piedi, come fossero una catena di montaggio che deve sfornare testi a manetta. Già so' scarsi, se gli metti pure fretta ecco che sprechi un personaggio dal carisma unico!

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  2. Alcuni punti su cui dissento:
    - Yukio vede solo le morti ed effettivamente logan era morto.
    - Silver Samurai ha le manone quindi a logan per potenziare la spada gliene servono due.
    - Il taglio dell'adamantio potrebbe essere possibile, non sai cosa succede quando la spada diventa rossa.
    - La scena del treno non posso darti che ragione, totalmente assurda.

    Cmq era fin troppo coerente rispetto a molti film :)

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  3. Ti replico al volo, dear Pietro:

    Da cosa hai dedotto che Yukio vedesse solo le morti? Che poi, anche se fosse, Logan, nella scena del cuore, non è stato manco svenuto, figuriamoci morto!

    Silver Samurai ha le manone...una bella spiegazione scientifica o pseudo tale :D

    Il taglio dell'adamantio di base è impossibile, è un metallo indistruttibile per definizione e per come viene presentato. Hai inventato un modo per infrangerlo? Ok, bene, però dovresti spiegarlo. Si tratta di una cosa seria che va contro tutti gli assunti dei film precedenti, meriterebbe un minimo di spiegazione.

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    1. Le manone spiega tutto XD
      All'inizio dice che vede il futuro, poi pero' si corregge dicendo che vede solo la morte di una persona

      Piu' che un taglio dell'adamantio secondo me e' stata una micro fusione dell'adamantio, e si era vista possibile.

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